Scrittrice ungherese. Il contrasto fra la tranquilla e mediocre esistenza del
suo ceto borghese e le audaci aspirazioni dei circoli letterari d'avanguardia,
la crisi spirituale e morale dell'epoca di transizione e specialmente i problemi
che ne derivarono per la donna, costituiscono, già dalle prime novelle
pubblicate nel 1902, la tematica della sua narrativa. I suoi romanzi
Colori e
anni, Gli anni di Maria, Stazioni, Formicaio e Sul cammino della vita, sono
capolavori di minuziosa e penetrante analisi e offrono un'interessante
documentazione del travaglio intellettuale del tempo: mancano tuttavia di una
visione sintetica e di un significato universale che solo la trasfigurazione
poetica può conferire ai fenomeni della realtà (Nagykaroly 1880 -
Budapest 1918).